Carlos Alcaraz Welcome to Juventus







Destro raffinato, gambe esplosive, polmoni da maratoneta e spirito da lottatore. Questo era il breve identikit di Carlos Alcaraz poco più di un anno fa, quando festeggiava il primo titolo vinto in patria e gli osservatori di mezzo mondo iniziavano a trasmettere relazioni entusiaste su quella “Joya” sbocciata nel vivaio del Racing. Oggi, dopo mezza stagione in Premier e mezza in Championship nelle fila del Southampton, il ragazzo ha dimostrato di essere cresciuto e di aver affinato quelle caratteristiche che avevano stuzzicato l’interesse anche di qualche club nostrano. A suo tempo, infatti, ci provò l’Inter, forte dei buoni rapporti e del filo diretto instaurato con il club di Avellaneda grazie agli affari Milito e Lautaro Martinez, ma i 14 milioni messi su piatto dagli inglesi sbaragliarono la concorrenza.




Adesso, invece, il fantasista di La Plata è in arrivo alla Juventus, in prestito fino a fine stagione con diritto di riscatto. Carlitos, omonimo del più celebre tennista spagnolo, è un talento noto agli addetti ai lavori da quasi quattro anni, prima ancora di esordire con la maglia dell’Academia. I media argentini lo hanno sempre dipinto come un talentuoso centrocampista capace di abbinare rare doti tecniche e una forte personalità, quella che gli ha consentito di emergere nonostante un fisico minuto. Perché oltre al talento, evidentemente innato, c’è anche un carattere forgiato da sacrifici, privazioni e povertà, quelle vissute da bambino nei sobborghi di La Plata, dove Carlitos coltivava il sogno di diventare calciatore.




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