Roma-Cagliari 4-0: i giallorossi calano il poker Video Highlights







De Rossi colpisce ancora

Stavolta le cose sono cambiate, con Verona e Salernitana erano arrivate due vittorie dettate dal gioco con il Cagliari la Roma ha disputato una partita di spessore. Il 4-0 sta stretto ai giallorossi, il risultato poteva essere anche più largo, se consideriamo il palo di Cristante e i due gol annullati a Lukaku e Bove. A portare la Roma solo a -1 dal quarto posto dell’Atalanta sono Dybala, doppietta e prestazione magistrale, Pellegrini, oggi in forma smagliante e il giovane Huijsen. Ma è soprattutto il tecnico Daniele De Rossi che ha accordato alla perfezione i meccanismi di gioco dei giallorossi.




De Rossi manda subito in campo Angelino, uno dei due nuovi arrivati a Trigoria, anche Ranieri lancia subito nella mischia Mina e si gioca la doppia punta, Lapadula al fianco di Petagna. Si inizia ricordando una leggenda come Giacomo Losi (455 partite in giallorosso), tra immagini sui megaschermi, minuto di raccoglimento e lutto al braccio per la Roma. Poi la gara, con Pellegrini che insacca subito, dopo appena 2′ di gioco, su angolo di Dybala. E’ il gol che cambia la partita, anche perché rispetto a Verona e Salernitana stavolta la Roma gioca bene. Angelino ha qualità e visione di gioco, Pellegrini è un po’ ovunque e Dybala è un campionario di cose bellissime. E così le occasioni arrivano, dal palo di Cristante ai due spunti di El Shaarawy, fino al 2-0 proprio della Joya, al termine di un’azione da manuale del calcio. E il Cagliari? Il gol a freddo cambia i piani di Ranieri, ma Prati non riesce mai a costruire qualcosa di interessante e Petagna davanti è troppo morbido. Così le occasioni sono ancora giallorosse, con il tiro a giro di Dybala che esce di poco e il 3-0 di Lukaku annullato per fuorigioco. Nel finale di tempo, invece, un sussulto dei sardi, con Rui Patricio costretto a dire di no a Lapadula e Marcenaro che prima concede il rigore per fallo di Llorente sullo stesso Lapadula poi si corregge con l’aiuto del Var.



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